L’Italia rischia l’abbandono degli investitori esteri

May 21, 2013 1312

di Riccardo Puglisi

In una cornice un po' warholiana (l'Hotel Principe di Savoia era circondato dalle fan degli One Direction, le onedirectioners, in attesa dei loro idoli) ieri a Milano sono stati presentati i risultati di un'intervista a 33 top manager di grandi imprese Usa sull'attrattività del nostro paese rispetto agli investimenti diretti dall'estero. Lo studio è opera dell'American Chamber of Commerce in Italy, in collaborazione con Fabrizio Onida dell'Università Bocconi. Ho partecipato all'incontro tra il pubblico e ho piacevolmente notato la quantità di dati e osservazioni interessanti che ne sono uscite.

Gli investimenti privati servono a far ripartire la crescita di un paese infiacchito come il nostro: sapere ciò che li ostacola dovrebbe essere priorità per tutti, specialmente per i politici. Chi era presente all'incontro di ieri? Gli unici erano l'ex ministro al bilancio Giancarlo Pagliarini, Raffaello Vignali e Mario Melazzini del Pdl. Ha parlato Luigi Casero, viceministro dell'economia, che si è lamentato dell'interesse eccessivo per la legge elettorale nel dibattito attuale, e insufficiente per le politiche economiche, e – aspetto interessante assai – non ha fatto alcun cenno all'Imu. L'incontro è iniziato tardi a motivo del suo ritardo (come notato su Twitter dall'ex ministro del bilancio Giancarlo Pagliarini) e la sua permanenza è stata breve, certamente a motivo di impegni più importanti. Tuttavia ci si domanda: che si ricava da un incontro in cui si parla soltanto e non si ascolta?

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Fonte: http://www.linkiesta.it/

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