«Stare in Apple? Come in monastero Il nuovo Steve Jobs sarà un italiano»

Feb 14, 2017 919

BY: Massimo Gaggi

«A parte le levatacce — la mattina comincio alle 4.30 e il nostro capo, Tim Cook, spesso è già in pista alle 3.45 — lavorare alla Apple significa essere in mezzo a un esercito e vivere, al tempo stesso, in un monastero» racconta il direttore finanziario del gruppo di Cupertino, Luca Maestri, durante un incontro al Consolato italiano di New York moderato dalla giornalista Maria Teresa Cometto.

Primo di una serie di dibattiti con dirigenti italiani che hanno raggiunto posizioni di vertice a livello mondiale, promossi dal console Francesco Genuardi. «Esercito», spiega questo manager considerato l’italiano di maggior peso nell’economia internazionale dopo Mario Draghi, «perché per sviluppare e mettere insieme prodotti complessi con parti di provenienza diversa che poi vanno consegnati tempestivamente ovunque nel mondo, ci vuole una disciplina militare. “Monastero” perché alla Apple l’ego lo devi mettere da parte: conta il lavoro del team, l’armonia del gruppo».

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SOURCE: http://www.corriere.it/

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