Non contano tanto i nomi dei premiati, e nemmeno chi dà i premi. Quello che conta è che, tra gli italiani che hanno a che fare con gli Stati Uniti, o perché ci vivono o perché vedono gli Usa per quello che sono, cioè una nazione indispensabile, è tutto un fiorire di cerimonie, manifestazioni, iniziative, che hanno al loro centro la celebrazione del successo raggiunto dagli italiani che "ce l'hanno fatta".
Qui, in America. Perché questo succede? C'è un aspetto celebrativo autoreferenziale tra gli espatriati, ok, ma si deve andare oltre per spiegare davvero che cosa abbia indotto la Camera di Commercio Italo-Americana, la Fondazione dell'Istituto Culturale Italiano di New York, il presidente della Fiat-Chrysler John Elkann, e la rivista femminile della Mondadori, Grazia, a fare, contemporaneamente e ognuno separatamente, tutti la stessa cosa: individuare personalità emerse ed emergenti italiane che si possono citare pubblicamente con orgoglio, additare ad esempi positivi, incoraggiare a fare sempre di più e sempre di meglio. Insomma, proporre all'opinione pubblica nazionale un messaggio, Made in Usa, all'insegna dell'ottimismo, della fiducia e del progresso.
Source: http://www.liberoquotidiano.it
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Saturday, february 28 - 7 pm ESTChrist & Saint Stephen's Church - 120 W 69th St,...