Amicus, la biotech che nasce da una ‘vita straordinaria’: quella di John Crowley

Jun 20, 2017 484

La malattia di Pompe che colpisce due figli, la battaglia per mettere in contatto i ricercatori americani ed europei, l’incontro con l’italiano Gianfranco Parenti, la ricerca sugli chaperones farmaceutici, il fallimento di tre trial clinici e la volontà di andare avanti comunque. Fino ad avere una terapia approvata, per la malattia di Fabry, e altre due in arrivo

Un percorso formativo appena concluso all’Harvard Business School e tre figli piccoli da accudire. Se qualcuno avesse osservato la vita di John Crowley in quel momento, come in un’istantanea, avrebbe pensato che si trattava di un uomo molto fortunato, che non avrebbe potuto chiedere di più dalla vita. Ma non è l’assenza di difficoltà a rendere una vita straordinaria, bensì la forza e la caparbietà con cui si è in grado di reagire davanti agli ostacoli e la capacità di riorganizzare, di conseguenza, la propria esistenza.

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SOURCE: https://www.osservatoriomalattierare.it

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