Il viag­gio di Cono alla sco­per­ta del Si­cu­lish: «Fac­cio ri­na­sce­re la lin­gua de­gli emi­gra­ti»

Feb 20, 2017 739

BY: Serena Giordano

Cosa ac­ca­de quan­do il dia­let­to si­cu­lo var­ca i con­fi­ni del­la sua ter­ra na­ta­le e ap­pro­da ne­gli Sta­ti Uni­ti? «Ho sem­pre su­bi­to il fa­sci­no del si­ci­lia­no e del­le par­la­te lo­ca­li – af­fer­ma Cono Cin­que­ma­ni, lin­gui­sta tren­ta­seien­ne, ori­gi­na­rio di San Cono (in pro­vin­cia di Ca­ta­nia) – Tut­to ini­ziò quan­do, da ra­gaz­zi­no, leg­gen­do un rac­con­to di Leo­nar­do Scia­scia, “La zia d’A­me­ri­ca”, mi ca­pi­tò di im­bat­ter­mi in ter­mi­ni a metà tra il si­ci­lia­no e l’a­me­ri­ca­no.

È così che ven­ni a co­no­scen­za del­l’e­si­sten­za di un par­ti­co­la­re fe­no­me­no lin­gui­sti­co che ri­guar­da­va la mia Si­ci­lia e cer­cai su­bi­to di sa­per­ne di più». Il rac­con­to a cui Cono si ri­fe­ri­sce, trat­to dal­la rac­col­ta “Gli zii di Si­ci­lia” del 1958, nar­ra la sto­ria del ri­tor­no in Si­ci­lia di una don­na che, nel pri­mo do­po­guer­ra, la­scia la sua ter­ra in cer­ca di for­tu­na ne­gli Sta­ti Uni­ti, dove rie­sce a con­dur­re una vita agia­ta gra­zie so­prat­tut­to al suo sto­ro (dal­l’in­gle­se sto­re, “ne­go­zio”).

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SOURCE: http://www.sicilianpost.it

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