BY: Serena Giordano
Cosa accade quando il dialetto siculo varca i confini della sua terra natale e approda negli Stati Uniti? «Ho sempre subito il fascino del siciliano e delle parlate locali – afferma Cono Cinquemani, linguista trentaseienne, originario di San Cono (in provincia di Catania) – Tutto iniziò quando, da ragazzino, leggendo un racconto di Leonardo Sciascia, “La zia d’America”, mi capitò di imbattermi in termini a metà tra il siciliano e l’americano.
È così che venni a conoscenza dell’esistenza di un particolare fenomeno linguistico che riguardava la mia Sicilia e cercai subito di saperne di più». Il racconto a cui Cono si riferisce, tratto dalla raccolta “Gli zii di Sicilia” del 1958, narra la storia del ritorno in Sicilia di una donna che, nel primo dopoguerra, lascia la sua terra in cerca di fortuna negli Stati Uniti, dove riesce a condurre una vita agiata grazie soprattutto al suo storo (dall’inglese store, “negozio”).
SOURCE: http://www.sicilianpost.it
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