Ferlinghetti, cent’anni da ribelle a San Francisco le fotografie «bresciane» dell’ultimo beat

Mar 01, 2019 1028

BY: Alessandra Troncana

L’ultimo dei beat, l’apostolo del dissenso cresciuto in un’America in cui essere italiano voleva dire puzzare di aglio e peperoni, il poeta che bombardava Genova di poesie sganciate da un balcone e si presentava alle vernici con la spilla «Fuck art — let’s dance» appuntata sulla giacca, non ha perso il vizio.

A cent’anni (quasi: li compie il 24 marzo) portati con patto diabolico, Lawrence Ferlinghetti ha scritto un libro senza punteggiatura (Little boy, uscirà il 21 marzo, tre giorni prima del suo compleanno, per Doubleday). Un manifesto di disordine e una dichiarazione di disillusione piena di citazioni, ricordi lisergici, versi sarcastici e fantasmi beat che è proibito chiamare autobiografia: «Le memorie — ha detto — sono per le signore vittoriane».

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SOURCE: https://brescia.corriere.it

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