Il Gala NIAF di primavera

Apr 07, 2013 1867

Nel titolo "New York Spring Extravaganza" è contenuto lo spirito che ha caratterizzato la serata mondana di giovedì organizzata dalla National Italian American Foundation da Cipriani a 42nd Street, a cui hanno preso parte oltre cinquecento persone.


A fare gli onori di casa un volto noto del piccolo schermo, Rosanna Scotto di "Good Day New York" e vincitrice di tre Emmy in qualità di anchor di "Fox 5 News at 10", la quale ha iniziato col saluto al console generale Natalia Quintavalle, alla quale l'ambasciatore a Washington Claudio Bisogniero aveva chiesto di rappresentarlo nell'occasione.


Come di consueto, anche quest'anno, la Niaf durante il gala di primavera ha assegnato particolari riconoscimenti ad una rosa di leader del mondo del business, imprenditoria e spettacolo e giovedì sul palco di Cipriani sono saliti per ricevere i premi Mark Casella, Gerard Donini, Dino Fusco, Tony May, mentre l'attrice Annabella Sciorra è stata trattenuta a Los Angeles dalla febbre.


La serata si è aperta con il saluto del chairman della fondazione di Washington, Joseph Del Raso a cui sono seguiti gli inni intonati da Christina Carlucci e dal cantante australiano Alfio che più avanti si è anche esibito in un paio di brani, mentre il tenore Roberto Iarussi ha aggiunto al gala il tocco operistico.


A Mark Casella, partner dello studio PricewaterhouseCoopers è andato lo "Special Achievement Award in Accounting Services" per il suo ruolo chiave nel settore "alternative investments practice".


La sua esperienza professionale spazia da organizzazioni di servizi finanziari, bancari e capital market. Tra i clienti Casella annovera imprese di brockeraggio, college e università, banche di investimenti e commerciali.


A Gerald Donini, chief operating office presso Barkley, è stato assegnato lo "Special Achievement Award in Financial Services" in qualità di responsabile dei servizi e operazioni su infrastrutture su tutti i campi, offerti a clienti. In precedenza era alla guida del trading nelle Americhe.


A Dino Fusco, managing director di Goldman Sachs & Co. la Niaf ha consegnato lo "Special Achievement in Real Estate Services" per l'attività che ha praticato dal 1994 nel settore investimenti immobiliari dove è rimasto fino al 2005, prima di entrare nel team del Corporate Services di Goldman Sachs.


Uno dei più celebrati ristoratori, in America come in Italia, per le attività legate alla scuola di cucina, Tony May celebra i suoi cinquanta anni di "ambasciatore" italiano nella Big Apple con lo "Special Enterpreneurial Award in Food Industry" che la Niaf gli ha voluto consegnare in questa brillante serata di gala newyorkese.


Tony May ha iniziato i cinque decenni dedicati all'elevazione dell'immagine dell'Italia a tavola dapprima come general manager e successivamente da titolare (dal 1968 al 1986) della storica e famosa Rainbow Room sulla sommità del Rockefeller Center. Nel frattempo May aveva fondato il Gruppo Ristoratori Italiani attraverso la Italy-America Chamber of Commerce con scuola di cucina in Italia.


È nel 1986 che Tony May ha aperto il primo ristorante, Palio, a cui è seguito due anni dopo l'avvio del più rinomato a Manhattan, il San Domenico di fronte a Central Park. Quasi dieci anni più tardi, nel 1997 May ha aperto Gemelli al piano terra del World Trade Center e tre anni fa, nel centralissimo Madison Square Park North, ha trasferito il nuovo SD26, dove viene servita una varietà di piatti della cucina contemporanea italiana.


Tony May è anche autore del libro "Italian Cusine: Basic Cooking Techniques" distribuito nelle prestigiose scuole di cucina su tutto il territorio statunitense.


Il tenore Roberto Iarussi, considerato dai critici il più importante tenore dall'epoca del mitico Mario Del Monaco, ha presentato brani tratti dal suo album "I Believe" con cui ha fatto il debutto, accompagnato dalla London Symphony Orchestra.


La settimana newyorkese della Niaf si è così conclusa all'insegna della mondanità, preceduta mercoledì da un incontro per il consueto Frank Guarini Media Forum dedicato agli "inusuali risultati delle elezioni in Italia negli scenari europeo e mondiale" svoltosi nell'edificio del New York Times.


La National Italian American Foundation recentemente ha eletto il nuovo Board of directors che resterà in carica fino al 2017. Vi fanno parte Joseph Del Raso partner presso Pepper Hamilton LLP a Filadelfia e già presidente della Niaf che è stato eletto chairman.


John Viola, già chief operating officer è stato eletto presidente, il primo nella storia della Niaf a non essere scelto tra i componenti del Board. Diplomato presso la Fordham University in Sociologia e Antropologia, Viola vanta una carriera di leadership comunitaria che lo ha visto promotore di programmi e servizi nazionali e internazionali ispirati alla missione gesuita per "creare uomini e donne per altri" e infondere un senso di giustizia sociale in tutti i campi.

di Riccardo Chioni

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