Si chiama Silvia Trobbiani, fa l'hair stylist, ha 30 anni ed è originaria di Corridonia: Silvia è arrivata a New York il 6 febbraio 2012 con il sogno di fare l'hair stylist delle star.
La sua avventura e il suo percorso vengono raccontati sul portale www.scoprinewyork.it.
Silvia "ha iniziato a lavorare come acconciatrice a 13 anni, ha avuto diversi maestri, soprattutto dell'accademia Tigi, fino a quando non ha aperto un salone di bellezza tutto suo a Civitanova Marche, "ma, prima di partire, l'ho dato in gestione perché sentivo che dovevo misurarmi su un palcoscenico internazionale".
New York è il punto d'arrivo naturale della sua traiettoria".
"Avevo degli amici a New York - continua Silvia - e ne ho approfittato per raggiungerli. Quello che mi ha colpito appena sono atterrata è la facilità con cui il curriculum viene preso in considerazione. Ho trovato tantissime porte aperte e così mi sono fatta conoscere molto velocemente. Ricordo quando nel salone in cui lavoravo nell'Upper East Side arrivò Chiara Ferragamo. Mi chiese se potevo andare la prossima volta direttamente a casa sua. Rimasi di stucco. Era un mondo che non conoscevo, di gente che viene a New York con l'aereo privato, in cui ti trovi a pranzare in un loft di Brooklyn per finire a cenare nell'attico di qualche miliardario a Chelsea".
A New York Silvia ha collaborato con la stilista Pamela Quinzi, col fotografo di GQ Steffano Morte, ha curato il look di tantissimi musicisti che si esibiscono nel Lower East Side fino alle cantanti delle Brazilians Girls, una band newyorkese che fa il pienone quando si esibisce al Terminal 5, tempio della musica metropolitana. Poi un giorno Tigi, azienda leader nel settore delle acconciature con cui Silvia aveva già lavorato in Italia, la contatta per un tour de force durante la scorsa Fashion Week, e qui il suo sogno è diventato realtà.
"Come potevo dire di no? Prima di partire era esattamente quello che sognavo. Lavorare nel mondo della moda, all'avanguardia anche per le acconciature. Sapevo che era un mondo estremamente competitivo, ma non immaginavo tanto. Ogni dettaglio fuoriposto rischia di compromettere il lavoro degli altri, anche perché bisogna essere all'altezza delle sue aspettative. Non dimentichiamo che le acconciature che vengono sperimentate durante questa settimana verranno imitate in tutto il mondo . Non basta essere bravi, - afferma - bisogna imparare a lavorare sotto pressione. Sotto le mie mani sono passate le modelle che hanno sfilato per Haus Alkire, Katie Gallagher, Maria Antoinette, Nicholas K".
Silvia ringrazia tutta la sua famiglia, per averle permesso di realizzare il suo sogno, di averla spronata, e amata, e promette: "Anche se sono a New York non perderò mai l'umiltà, voglio giocarmi le mie carte qui, anche perché in questa città tutto scorre velocemente, chissà che un giorno io non mi trovi sotto le mie mani Alicia Keys".
Fonte: AISE
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