Italiani all’estero e made in Italy, la Tassoni va in America

Apr 12, 2013 1004

È curioso. C'è una webpage che si chiama Chow, dove quasi quattro anni fa, da Washington DC, un anonimo surfer chiedeva aiuto. "Quando sono stato in Italia - scriveva - mi sono innamorato di una bevanda che pare si trovi solo in alcune zone e non dappertutto. Io l'ho scoperta a Roma, ma per esempio a Firenze non l'ho trovata...". Poi ci metteva anche un link che portava direttamente alla Cedrata Tassoni. "C'è qualcuno - continuava - che conosce dove, negli USA, si può ordinare questa bevanda e averla consegnata a casa, nella zona di Washington DC? Oppure anche in qualsiasi altra parte, basta però che me la possano portare. Grazie a tutti. Sì, perchè questa bevanda è fantastica se piacciono i sapori leggeri.

Talmente buona che vogliono farla conoscere anche ai miei amici". È bastata una vacanza di qualche giorno in Italia, provare una Tassoni e rimanerne follemente innamorati. Sicuramente non sarà stato nemmeno l'unico americano a rimanere colpito così da quella bevanda tipica italiana, di sicuro però negli Stati Uniti non l'ha trovata... Ma l'attesa è finita, perchè se quel post è datato 2009, quattro anni dopo la Tassoni è sbarcata in America. Partendo da Boston, da 'New England Food Show 2013', dove per la prima volta ufficialmente sono arrivate quelle bottigliette che si può dire da sempre sono state una caratteristica della Tassoni. Un marchio diventato a un certo punto così popolare in Italia, che per dire cedrata, si diceva solamente Tassoni, un po' come succede con i grandi marchi di successo che poi vengono identificati col prodotto. Così che se un fazzoletto di carta per tutti è un Kleenex, la cedrata è Tassoni.

Un'altra curiosità, o meglio strana coincidenza, è che l'arrivo della Tassoni negli States è coinciso con la guerra lanciata dal sindaco di New York, Michael Bloomberg, contro le bibite gassate, o almeno contro le misure extra-large, quei bicchieroni di cartone che possono contenere quasi mezzo litro di bollicine. Ribattezzata la 'soda-ban', la inutile battaglia del sindaco che ogni tanto si lascia andare un po' troppo, è comunque finita nel giorno in cui doveva cominciare il divieto. Una battaglia persa, in tutti i sensi, perchè adesso a New York si possono ancora bere i bicchieroni di Coca o Pepsi o quant'altro. D'altra parte anche se tutte quelle bollicine possono far ingrassare, vogliamo toglierci anche quel piacere? E poi che senso aveva proibire i bicchieri extra-large, quando poi basta andare in un supermarket e comprarsi i bottiglioni da due litri? Così il giudice Milton Tingling ha detto no al divieto, specificando che il provvedimento 'salutista' del mayor di New York City in realtà altro non era che un 'divieto arbitrario frutto di un capriccio'. Ecco quindi che a New York City come a Los Angeles e Miami, ci si può continuare a riempire di bollicine, senza bisogno di avere il permesso del sindaco.

E proprio mentre il capriccio del primo cittadino veniva messo da parte, a Boston sbarcava la Cedrata Tassoni in versione americana. Un arrivo che non si è fermato comunque soltanto a Boston, ma attualmente la bibita è distribuita nel Massachusetts e a New York, e proprio nella grande mela la si può trovare da 'Eataly' a Manatthan, una vetrina prestigiosa, visto che quel nome da un po' di tempo rappresenta buona parte della gastronomia italiana. Da Boston e New York la Tassoni però ha già la valigia pronta perchè la conquista del territorio USA è un obiettivo e il prossimo stato a essere entrato nel mirino della cedrata è la Florida, che poi sarà seguita anche da altri. "Ma nel pieno stile Tassoni - ha spiegato Angelo Bettinzoli, l'amministratore delegato di Cedral Tasson in una intervista concessa a 'Ninja Marketink' – non vogliamo sfondare, ma far conoscere a poco a poco il nostro prodotto e la sua anima, conquistando il cuore di chi si affezionerà alla nostra soda. La bottiglietta, dal colore inconfondibile resta una icona fortissima e per lo sbarco in USA è stata rinnovata, abbiamo inserito l'etichetta per seguire alcune regole internazionali e, in omaggio alle origini del prodotto, è ricomparsa la scritta in rielievo, Cedrata Tassoni Soda". Una missione impossibile proprio negli USA, la patria delle bevande analcoliche? Potrebbe sembrare, in un Paese dove il 70% del mercato se lo dividono Coca-Cola e Pepsi, ma la Tassoni può ambire a una nicchia importante. Una grande sfida, ma affrontata così a piccoli passi può risultare anche vincente.

di Roberto Zanni / Gente d'Italia - Italia chiama Italia

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