In un articolo apparso sul Corriere della Sera nel gennaio 2010, il noto filologo e critico letterario Cesare Segre denunciava la crisi della nostra lingua e l'uso improprio che se ne fa nella vita di tutti i giorni, specialmente nei differenti contesti in cui viene applicata. Segre insisteva in particolare sulla mancanza di selettività dei cosiddetti registri, i quali dovrebbero essere adeguati alla molteplicità di situazioni nelle quali ci troviamo a parlare.
Il linguaggio che utilizziamo ogni giorno denota, infatti, la nostra capacità di pensare, esprimere emozioni e indirizzare messaggi ai nostri interlocutori e, in quanto strumento vitale di ogni comunicazione, merita di essere preservato e protetto.
Fonte: L'italo-Americano