Quando Quintiliano nel riportare il giudizio di Asinio Pollione su Tito Livio e le sue virtù oratorie parla di quendam Patavinitas si riferisce probabilmente a un certo provincialismo che rende tipico l’eloquio dello storico; ed è proprio sulle caratteristiche del territorio, sulle qualità iper-local che fa leva Patavini, il nuovo ristorante incastonato tra GROM e Argo Tea a un block da Columbus Circle.
Il CEO e co-proprietario Luca Marco Giraldin, ventisettenne padovano, ha deciso di coniugare i suoi studi di marketing alla Bocconi e a Lione, con la tradizione padovanissima della sua famiglia che da 35 anni opera nel mondo della distribuzione alimentare. In pratica, si va da Patavini per un piatto di gnocchi, che si possono mangiare sul posto al volo, o portare a casa. Mettendosi al braccio uno dei raffinatissimi sacchetti Patavini ci sente come uscendo da una gioielleria.