Dalle elezioni al MEI: futuro e memoria degli Italiani all'estero nell'audizione di Cristina Ravaglia (MAE) alla Camera

Dec 21, 2012 1856

La notizia del giorno è senz'altro lo sblocco di Ottawa che consentirà anche agli italiani in Canada di partecipare alle elezioni politiche del 2013, ma durante l'audizione del direttore generale del Mae, Cristina Ravaglia, questa mattina al Comitato per gli italiani all'estero della Camera si è parlato di molti altri temi.

Di "correttezza del voto", che all'estero sarà esercitato per corrispondenza e che richiederà la "collaborazione" del Ministero dell'Interno; di rinvio delle elezioni dei Comites, da tenersi comunque "entro il 2014"; e di risorse per gli italiani all'estero, che, ha riferito Ravaglia, "per il 2013 abbiamo cercato di recuperare, in linea con l'azione voluta da Terzi, almeno in parte dai risparmi dovuti al rinvio Comites". Ed ancora si è discusso di ristrutturazione della rete consolare, che è stata "sospesa" ed "anche se la questione riguarda la Direzione del personale", ha riferito Ravaglia, "la nostra intenzione evidentemente è che qualunque misura futura sia presa dopo attenta verifica dei servizi da offrire all'utenza". Ed infine del futuro del Mei, il Museo dell'Emigrazione al Vittoriano visitato lunedì dal sottosegretario De Mistura, e della sua "stabilizzazione" e per il quale il direttore generale ha assicurato il "fortissimo impegno" del Ministero affinché sia "preservata e tutelata" la "memoria" di chi "nelle varie epoche ha lasciato il Paese".

Canada. "Nelle ultime ore si è risolta positivamente la questione del voto in Canada", ha detto Ravaglia, ricordando che "da tempo" Ottawa aveva manifestato "contrarietà" al voto, salvo poi prendere "atto delle rassicurazioni fornite dalla nostra Ambasciata riguardo l'osservanza da parte del governo italiano delle stesse condizioni poste nel 2008 dalle autorità canadesi".

Voto all'estero. In Canada come nel resto del mondo quello del voto per corrispondenza è "un meccanismo complesso, in cui ogni operazione ha una tempistica precisa e vincolante", ha affermato il direttore generale, spiegando che bisognerà attendere di sapere quando si voterà in Italia: è quella infatti la "data cruciale", in base alla quale saranno calcolate "a ritroso" le scadenze per l'estero. "Più tempo ci sarà, più la bonifica degli schedari consolari potrà essere soddisfacente", ha detto Ravaglia, aggiungendo che il Mae ha dato "istruzioni per intensificare la bonifica al massimo", magari, "compatibilmente", questo è ovvio, "con le risorse a disposizione" anche "utilizzando risorse umane aggiuntive, soprattutto se il tempo sarà ridotto". Il direttore generale ha anche ricordato che "il Mae ha proposto una modifica di legge, a tutela dell'elettorato passivo, prevedendo che la dichiarazione resa per l'iscrizione all'Aire sia accompagnata da un documento di residenza nella circoscrizione". Questo, ha chiarito ravaglia, soprattutto per evitare iscrizioni "di comodo". Intanto la rete diplomatico-consolare ha già cominciato a svolgere i compiti che le competono, ha assicurato Ravaglia, con una "attenzione particolare – richiamata esplicitamente – sulla sicurezza dell'elettorato attivo": occhio dunque alla "custodia del materiale elettorale votato o non votato", un'operazione "critica", che, memori delle esperienze passate, "deve essere svolta con massima cura".

Comites e Cgie. Altra questione che non poteva non essere affrontata questa mattina: il rinvio delle elezioni per il rinnovo dei Comites entro il 2014, da cui dipende poi anche il rinnovo del Consiglio Generale. Due, ha spiegato Ravaglia, sono i milioni di euro stanziati per il voto elettronico. "Con la Direzione Generale tecnica del Mae", quella per l'Amministrazione e l'Informatica, "stiamo lavorando ad un regolamento di attuazione del voto informatico che dovrebbe prevedere il voto elettronico sia nei seggi allestiti presso i consolati sia in remoto", cioè con un "Pin", che amplierebbe "la platea dei votanti". Il voto elettronico, ha spiegato ancopra Ravaglia, varrebbe solo per l'elezione dei Comites, mentre il Cgie sarebbe eletto secondo le "modalità ordinarie". Quanto ai fondi per il rinnovo del Cgie, questi "saranno tratti dal bilancio unico di sede, essendo questa una spesa che si effettua all'estero", e Cristina Ravaglia ha assicurato il "massimo impegno" di Governo e Ministero.

Risorse. Quello dei fondi per le politiche degli italiani all'estero è un problema che va be al di là delle elezioni, politiche come di Comites e Cgie. Il direttore generale ha voluto rammentare quest'oggi che nel 2013 sono state "recuperate in revisione percentuali considerevoli per gli enti gestori e per le spese per Comites e Cgie", settori cui nel 2012 "il governo ha destinato parte dei risparmi derivanti dal rinvio del rinnovo dei Comitati". Purtroppo, ha proseguito Ravaglia, "il 2012 con la spending review ha visto una graduale revisione del contingente docenti del Mae all'estero", per raggiungere l'obiettivo finale di 400 unità in meno entro il 2017. La revisione, ha garantito Ravaglia, è stata attuata "con molta attenzione" e "con l'obiettivo di dislocare diversamente alcune figure", come quelle dei dirigenti scolastici, "così da assicurare il coordinamento dei corsi di lingua, che è uno dei nostri obiettivi principali". Quanto ai docenti dei corsi, "il contingente in questo anno è sceso di 32 unità", anche a causa della "contemporanea riduzione dei capitoli di bilancio destinati ai corsi" stessi. In tal senso il direttore generale Ravaglia ha definito "benedetta" l'integrazione dei 2 milioni di euro risparmiati dai fondi destinati al rinnovo dei Comites, "perché ci ha consentito di operare così da ridurre i danni". Il Ministero, ha spiegato ancora Ravaglia, punta alla "razionalizzazione", sì, "ma salguardando l'integrazione dei corsi di italiano nei sistemi scolastici locali", cercando cioè di inserire l'insegnamento dell'italiano nei corsi curriculari. Inoltre, il Mae intende "ridurre gli enti gestori, spostando le risorse sui più efficienti e produttivi", così da arginare la "dispersione" delle risorse. Una scelta, ha rivendicato il rappresentante della Farnesina, che "ha portato ad un risultato importante: di fronte al costante decremento dei contributi, la riduzione di corsi e studenti è meno marcata".

Prima di concludere la sua audizione, un ultimo riferimento al Seminario su lingua e cultura all'estero, svoltosi durante l'ultima Plenaria del Cgie, alla Farnesina, ed un appello ai presenti a "lavorare tutti insieme".

Fonte: AISE

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