Il celebre pavimento a commesso marmoreo è unico per la tecnica utilizzata e per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla Sapienza. Secondo il Vasari si tratterebbe del pavimento “più bello…, grande e magnifico” che mai fosse stato fatto. Il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento.
Parliamo del pavimento del Duomo di Siena, normalmente coperto e protetto dal calpestio dei visitatori e dei numerosi fedeli, ma periodicamente scoperto per essere offerto all’ammirazione dei visitatori. La tecnica adoperata durante i secoli passati è quella del graffito e del commesso, con marmi di provenienza locale come il broccatello giallo, il grigio della Montagnola, il verde di Crevole.