Partirono da Napoli , Genova, Palermo, approdarono in ogni angolo delle Americhe: dalla baia di New York a Boston, San Francisco, New Orleans, nel Rio de la Plata. In Brasile, in Cile, in Perù. Fondarono città, costruirono ponti, dighe, grattacieli. Furono gli emigranti italiani dal 1860 ai primi anni del 1900. Una marea umana (si calcola intorno ai cinque milioni). Un esodo: la diaspora italiana nel mondo.
Tanti, circa la metà, decisero dopo qualche anno di rientrare. Altri restarono e l’inizio fu durissimo. Ostilità culturali, linguistiche, religiose rallentarono l’ascesa sociale. La determinazione di riuscire era tanta. E riuscirono. Professarono lealtà al nuovo paese che li aveva accolti, ma molti ricordi sbiadirono: il paese natio, le tradizioni alimentari, i canti, la fede religiosa. Quella fu trasferita nel nuovo mondo. E continuata.