BY: Marianna Vallone
Una casa a due piani, dalle stanze piccole distribuite quasi una dentro l'altra, che guarda Padula dall'alto. Un tempo vi abitava con la famiglia Joe Petrosino, il poliziotto padulese naturalizzato americano, ucciso dalla Mano Nera a Palermo il 12 marzo 1909. Ora, piacevolmente 'avvolto' da fotografie, arredi e oggetti simbolo, ad aprire le porte della casa diventata museo, dedicata al leggendario Joe, è il pronipote Nino Melito. Occhi attenti, sguardo orgoglioso per aver mantenuto intatta, con la famiglia, l'identità dell'unica casa museo, in Italia, dedicata ad un esponente delle forze dell'ordine.
La valigia ancora accanto al letto di Joe, la candela accesa, l'orologio fermo sull'ora in cui dopo anni il poliziotto è rientrato a Padula. Quella casa oggi conserva la memoria del primo uomo che ha sfidato la mafia italo-americana. Le pareti rivestite di foto e l’atmosfera densa di suggestioni. Oggetti che raccontano la storia di una vita.
SOURCE: http://www.giornaledelcilento.it
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