"Chi non capisce molto di editoria, vede magari che i quotidiani in lingua italiana all'estero percepiscono contributi pubblici (in tutto il mondo civile la stampa è sovvenzionata) e si immagina proprietari di giornali che si arricchiscono vivendo felici e contenti. Se così fosse, ci sarebbe la corsa a fondare nuovi giornali in ogni parte del globo. Ma, siccome così non è, assistiamo ad un triste, inarrestabile stillicidio di chiusure. I numeri sono drammaticamente esplicativi". Ad elencarli è "L'italiano" in questo articolo pubblicato oggi sulla pagina web del quotidiano.
"Un anno fa i quotidiani italiani nel mondo erano 8: uno in Europa: La Voce del popolo (Croazia), due in Nord America: America Oggi (USA) – Il Corriere Canadese (Canada), tre in Sud America: La Voce d'Italia (Venezuela) – Gente d'Italia (Uruguay) – L'Italiano (Argentina), 2 in Australia: Il Globo (Melbourne) e La Fiamma (Sidney).
Oggi sono esattamente la metà (4): La Voce del Popolo (Croazia) al suo 69mo anno di vita, America Oggi (USA) al suo 26mo anno, Gente d'Italia (Uruguay), al suo 14mo anno e L'Italiano (Argentina) al suo 7mo anno.
Source: http://www.lideamagazine.com
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