Il “Turismo delle Radici” interessa potenzialmente un bacino stimato tra i 60 e 80 milioni discendenti degli emigrati italiani nel mondo, che risiedono soprattutto nelle Americhe, in Sud-Africa, in Australia e nei Paesi europei. Non si tratta di semplici viaggiatori: il turista delle radici è soprattutto un investitore e un "ambasciatore" dei territori che custodisce nella sua storia familiare. Nel 2018, l’ENIT ha inserito in questa categoria 10 milioni di viaggiatori, che hanno generato un flusso economico in entrata di circa 4 miliardi di euro, ben il 7,5% in più rispetto all’anno precedente.
Il "Turismo delle Radici" è quindi una parte significativa di un settore strategico dell’economia italiana, quello turistica, alla quale il Ministero degli Affari Esteri guarda con particolare interesse ed impegno in un’operazione di sistema che mira a rafforzare l’immagine dell’Italia quale destinazione turistica.
SOURCE: https://www.aise.it
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