di Francesco Cancellato
Se gli ultimi anni fossero stati un match di pugilato, l'industria italiana del legno-arredo somiglierebbe a un pugile suonato, di quelli che il pubblico aspetta solo di veder cadere al tappeto.
Pochi settori si sono trovati infatti a subire tanti colpi: l'ingresso sul mercato di nuovi concorrenti provenienti dall'est europa o dall'estremo oriente, che si sono messi a competere copiando e vendendo a prezzi infinitamente più bassi; l'emergere di giganti come Ikea, che hanno aggiunto il carico della potenza logistica e commerciale; la crisi del 2008, che ha gelato la domanda mondiale di beni durevoli; la successiva crisi della domanda interna e dell'immobiliare, che ha depresso pure il mercato nazionale.
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