BY: Chiara Beghelli
La mostra è stata un successo oltre le nostre aspettative. Ma quello che mi ha colpito di più è stato l’interesse dei giovani, il loro entusiasmo nel vedere gli artigiani al lavoro. Credo che oggi considerino il saper fare qualcosa con le mani una cosa cool»: Alberto Cavalli ha impiegato due anni a organizzare Homo Faber, la grande mostra sui mestieri d’arte appena conclusa alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, dove ha accolto oltre 62mila visitatori in 17 giorni. Tanto che si sta già lavorando alla prossima edizione, nel 2020.
Cavalli è anche il direttore generale della Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte che dal 1995 ne promuove la tutela, non con un approccio museale, ma mossa dall’intenzione di renderli lavori adatti alle esigenze del presente e appetibili per il futuro. I numeri del made in Italy d’eccellenza sostengono questo impegno: secondo il più recente rapporto “Esportare la Dolce Vita” del centro studi di Confindustria e Prometeia, l’export dei prodotti del “bello e ben fatto” potrebbe crescere del 75% entro i prossimi sei anni.
SOURCE: https://www.ilsole24ore.com/
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