Non ce l'avrebbe mai fatta, senza la tecnologia italiana e «toscana» in particolare, la sonda spaziale Rosetta a raggiungere la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko distante oltre 500 milioni di chilometri dalla terra.
Testimone diretto della preparazione delle sofisticate strumentazioni di bordo è l'ingegner Ivo Varano, che al tempo del lancio della missione spaziale (2 marzo 2004) era direttore del settore Spazio ed Elettro-Ottica della Galileo Avionica, una società di Finmeccanica, ora confluita nella Selex-ES.
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