Outgoing sugli Stati Uniti in flessione

Mar 17, 2013 1791

Persiste la diminuzione del 6% dal mercato italiano, colpa di crisi, cambio euro-dollaro e riduzione dei voli. "Dopo anni di crescita eccezionale una battuta d'arresto, anno difficile anche per Francia, Uk e Spagna"

Con 702mila251 arrivi fino a tutto ottobre negli Stati Uniti, il mercato italiano recupera lievemente le perdite attestando la diminuzione al 6,2% da un quasi -7% trascinatosi per i tre quarti del 2012.
Un anno in recessione anche per la destinazione più amata del lungo raggio, di cui gli operatori del turismo organizzato sono sempre soddisfatti per l'alto yield.
Spiega Simonetta Busnelli, specialist dello Us Commercial Office di Milano: "Dopo anni di crescita eccezionale, il turismo italiano negli Usa ha registrato una battuta di arresto nel corso del 2012. Il dato annuale 2011 di 891.571 arrivi ed un aumento del 6% era stato il secondo record consecutivo (838.000 i visitatori del 2010, +11% rispetto all'anno prima), nonostante la difficile congiuntura economica internazionale che aveva già fatto vedere i suoi effetti anche in Italia. Dopo ben 19 mesi consecutivi di crescita (fino a dicembre 2011) il trend ha subito un arresto prevedibile ed aspettato. Il 2012 è un anno difficile non solo per l'Italia, ma anche per molti paesi europei come Francia, Regno Unito, Pesi Bassi e Spagna, dove si sono registrati decrementi negli arrivi negli Stati Uniti più o meno sostenuti".
Tre le motivazioni che il presidente dell'associazione Visit Usa Italia individua nella flessione dell'outgoing: "Evidente la crisi economica, che però riguarda tutte le mete di lungo raggio – spiega Sandro Saccoccio -, ad essa occorre aggiungere la riduzione dell'offerta di voli provocata dalla debolezza dell'incoming dagli Usa, che ha automaticamente gravato sui flussi in uscita. Non in ultimo, il cambio non favorevole euro-dollaro". Una certezza resta ed è quella che il turista italiano resta un big spender per gli States, ecco perché le destinazioni a stelle e strisce partecipano numerose agli workshop organizzati in Italia, come l'ultimo Showcase milanese al quale hanno preso parte 41 aziende americane. "L'incoming dall'Italia resta quello con maggiore capacità di spesa", osserva Stacey Mitchell, direttore di The Florida Keys & Key West. New York, California e Florida seguite da Massachusetts e Illinois si confermano le mete più visitate dai nostri connazionali "mentre gli aumenti più considerevoli si notano in California con i gateway di Los Angeles e San Francisco, che registrano rispettivamente un incremento del 35% e 30% rispetto al 2010", spiega Busnelli.

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