Aprire e leggere virtualmente i famosi papiri di Ercolano, fragilissimi reperti, sigillati per 2 mila anni dalla cenere vulcanica, con una tecnica all'avanguardia ma non invasiva.
È quanto è riuscito a compiere un team internazionale di ricercatori, guidato dagli istituti del Cnr Istituto di nanotecnologia (Nanotec-Cnr) e Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee (Iliesi-Cnr), unendo competenze provenienti dall'ambito della fisica, della matematica, dell'ingegneria, della papirologia fino ad arrivare alla paleografia e alla filologia classica.
Fonte: L'italo-Americano