Terra e mare: il confine Usa-Messico e il “mare nostrum”

Jun 03, 2013 1853

Il 19 giugno tavola rotonda promossa dal Centro Studi Emigrazione di Roma, dal titolo "Migrazioni e frontiere. Terra e mare: il confine Usa-Messico e il 'mare nostrum'". L'appuntamento è alle ore 17 nella sede del Cser, via Dandolo n.58.

I processi di mondializzazione in atto e i loro effetti ridisegnano la geografia politica, creando spazi sempre più ampi di libera circolazione per alcuni e innalzando contemporaneamente muri o barriere per altri. È una divisione che perpetua vecchie logiche, come quella che portò ad erigere la Cortina di ferro, sebbene le motivazioni oggi siano altre. Ciò che divide il mondo in due non sembra più tanto il gap tra Nord e Sud del mondo oppure la separazione ideologica e politica tra Est e Ovest; la discriminante oggi sembra essere la possibilità o meno di muoversi liberamente oltre i confini nazionali, di abitare in paesi diversi dal proprio.

Per proteggere il benessere acquisito, si erigono barriere reali o simboliche, politiche o legislative fatte di muri invalicabili o di divieti. Il confine tra Stati Uniti e Messico e il Mare Mediterraneo ne sono un esempio significativo. Essi rappresentano due tipologie di frontiera diverse, ma ugualmente off-limits per i migranti, con tragiche conseguenze per molti.

Di tutto questo si parlerà nell'incontro al Cser. Interverranno la prof.ssa Cirila Quintero (Colegio de la Frontera Norte a Matamoros - Messico), il prof. Antonio Golini (Università La Sapienza), noto demografo, la dott.ssa Alessandra Diodati (Croce Rossa Italiana) e il prof. Marco De Nicolò (Università degli Studi di Cassino) che ha pubblicato studi sulla frontiera e sul suo significato simbolico. Moderatore , il dott. José Ángel Oropeza (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). L'incontro sarà in italiano e spagnolo.

 

Fonte: Inform

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