Quante storie resterebbero ignote se qualche appassionato locale non avesse ad occuparsene, con certosina pazienza, ed avesse a diffonderne i contorni. Ben di sovente provvede a tanto Geremia Mancini, presidente onorario degli "Ambasciatori della fame"; e stavolta la vicenda che racconta porta con sé un profumo d'altri tempi quando, in un'epoca oramai lontana da certi principi, si era convinti che lo studio e l'impegno "premiassero" sempre chi lo avesse praticato.
Quando si sia degli sconosciuti Molisani finiti in terra straniera ("e nce ne coste lacreme st'America ..."), ma si desideri vedersi riconosciuti onori ufficiali, non ci si può limitare ad intessere una vita "normale". Occorre guardare ben più in alto; ed è ciò che fece Alessandro Capraro di Pietrabbondante divenuto famoso negli Stati uniti per avere realizzato alcune opere che, ancora oggi, a sessanta anni dalla sua morte, costituiscono l'oggetto di numerosi studi.
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