Matteo Achilli torna a far parlare di sé. Il giovane startupper 23enne, già definito «lo Zuckerberg italiano» per il suo Egomnia, piattaforma di job matching che grazie a un algoritmo speciale attribuisce un punteggio ai curricula degli iscritti e li classifica, ha messo a segno altri due colpi.
Il primo: ha firmato un accordo con il World Economic Forum, che organizza il tradizionale Meeting invernale a Davos, per diventare uno dei tre siti (insieme a Linkedin e Taleo), da cui l'organizzazione vaglierà i profili di potenziali candidati. E inoltre il Wef userà l'algoritmo di Egomnia per ordinare le decine di migliaia di curricula che riceve ogni anno da tutto il mondo. Il secondo colpo?