di Riccardo Puglisi
In una cornice un po' warholiana (l'Hotel Principe di Savoia era circondato dalle fan degli One Direction, le onedirectioners, in attesa dei loro idoli) ieri a Milano sono stati presentati i risultati di un'intervista a 33 top manager di grandi imprese Usa sull'attrattività del nostro paese rispetto agli investimenti diretti dall'estero. Lo studio è opera dell'American Chamber of Commerce in Italy, in collaborazione con Fabrizio Onida dell'Università Bocconi. Ho partecipato all'incontro tra il pubblico e ho piacevolmente notato la quantità di dati e osservazioni interessanti che ne sono uscite.
Gli investimenti privati servono a far ripartire la crescita di un paese infiacchito come il nostro: sapere ciò che li ostacola dovrebbe essere priorità per tutti, specialmente per i politici. Chi era presente all'incontro di ieri? Gli unici erano l'ex ministro al bilancio Giancarlo Pagliarini, Raffaello Vignali e Mario Melazzini del Pdl. Ha parlato Luigi Casero, viceministro dell'economia, che si è lamentato dell'interesse eccessivo per la legge elettorale nel dibattito attuale, e insufficiente per le politiche economiche, e – aspetto interessante assai – non ha fatto alcun cenno all'Imu. L'incontro è iniziato tardi a motivo del suo ritardo (come notato su Twitter dall'ex ministro del bilancio Giancarlo Pagliarini) e la sua permanenza è stata breve, certamente a motivo di impegni più importanti. Tuttavia ci si domanda: che si ricava da un incontro in cui si parla soltanto e non si ascolta?
Fonte: http://www.linkiesta.it/