«Il suo amore per il cupo look industriale della Sony diminuì quando, nel giugno del 1981, cominciò a partecipare al congresso annuale del design. Quell’anno lo stile del convegno era lo stile italiano, ed erano stati invitati l’architetto-designer Mario Bellini, il regista Bernando Bertolucci, il designer di auto Sergio Pininfarina».
Steve Jobs (il virgolettato è tratto dalla fortunata biografia autorizzata firmata da Walter Isaacson, Steve Jobs) ascoltò tutti, ma solo a uno di quei tre italiani fece poi la corte: Mario Bellini, il padre del design del primo personal computer al mondo, la P101 del ’65 che la Olivetti oggi riaccenderà alla Triennale di Milano.