Con l’ arrivo della bella stagione riparte la kermesse del cibo di strada in una penisola ricca di prodotti legati a tradizioni antiche. «Quando giro per il mondo è il primo cibo che assaggio per capire l’ anima di un Paese», parole di Massimo Bottura, chef tristellato dell’ Osteria Francescana di Modena.
Il cibo di strada testimone della vita pulsante delle città. Ognuna con le sue figure come hanno raccontato nel Cinquecento il romagnolo Tommaso Garzoni nella Piazza universale di tutte le professioni o le tele di Gaetano Zompini, con la vita quotidiana tra le calli veneziane del Settecento. Il cibo di strada cambia pelle. Dai trippaioli che si aggiravano a piedi nelle città stiamo passando ai «food trucker», cuochi ambulanti a bordo di mezzi multicolori (preferibilmente Apecar). Un calendario fittissimo che va dal Festival di Cesena a Stragusto di Trapani.