di Valentina Ieri
Quando ero in Italia, pensavo che essere un'italiana fosse in parte una condanna. Poi, come tutti i viaggiatori, e non dico quelli in vacanza per due o tre giorni, ma coloro che io chiamo viaggiatori 'a lungo termine', si impara ad apprezzare la propria italianità proprio quando si vive all'estero.
Quando si è italiani all'estero, bisogna abituarsi ai classici stereotipi del ''pizza'' e ''mandolino''. E non scordiamoci la ''mafia'', specialmente il meridionale sa che prima o poi la domanda salta fuori, ''Ma che per caso sei figlio o figlia di mafiosi?'', il che praticamente capita ogni qual volta che ti presenti ad un nuovo straniero. In tutto il mondo.
Fonte: La Voce di New York
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