Da Olivetti alle nuove startup USA, va in scena l’Italia 2.0

Mar 21, 2013 1833

L'italia che guarda al futuro è di scena dal 12 marzo nel cuore della Silicon Valley con la kermesse settimanale "Italy Tech Week". Un evento che fa parte del più ampio "Anno della Cultura italiana negli Stati Uniti: ricerca, scoperta e innovazione", che attraverso un viaggio lungo dodici mesi toccherà 40 città americane con oltre 200 eventi, mettendo in mostra il patrimonio del passato e il meglio della produzione italiana nei diversi settori. Nell'Innovation Day, i "mostri sacri" italiani di Silicon Valley presenteranno le nuove eccellenze dell'innovazione tecnologica made in Italy, tra cui un nutrito gruppo di start-up selezionate da Mind the Bridge, presso il Museo di Modern Computing di Mountain View, a poca distanza dalla sede di Google. Particolarmente attesa la mostra "Sexy before Apple: the Italian experience in Silicon Valley" sul contributo degli italiani alla formazione e alla crescita del polo tecnologico, un palcoscenico per le realtà italiane già consolidate in cui si approfondirà l'enorme contributo tecnologico fornito dal genio di Camillo Olivetti, fondatore di un'azienda che riuscì a spingere, grazie al fondamentale contributo del figlio Adriano, l'evoluzione dei computer a livelli mai scoperti in precedenza. Risale al 1911 il lancio delle prime due macchine M1 per dattilografare create dalla Olivetti, che all'epoca si definiva "la prima fabbrica nazionale di macchine per scrivere".

Il ruolo di Campania Felix
Bioinformatica, nutraenergetica, social networking, energie rinnovabili, nanotecnologie e cinema digitale sono settori nei quali ricercatori del Belpaese e aziende della Silicon valley fondate da italiani svolgono un ruolo trainante. Sexy before Apple mette in luce questa storia. Insieme ad Alex Bochannek, direttore del Museo di Modern Computing, a curare Sexy Before Apple è il giornalista napoletano Paolo Pontoniere, fondatore dell'associazione Campania Felix che di recente ha lanciato il progetto "Dal Vesuvio a Silicon Valley" teso a creare un canale di scambi culturali ed economici tra Napoli e san Francisco sulla condivisione di programmi che spaziano dal rafforzamento dei rapporti tra gli ambienti artistici al lancio in terra statunitense di giovani startupper campani. "Non è solo nella definizione del discorso sull'innovazione che gli italiani si distinguono da altri gruppi etnici. Il ruolo che svolgono – spiega Pontoniere – nel definire la mitologia di questa megadigitopoli che è diventata la regione che spazia da Napa Valley alle cittadine a sud di San José è più sottile: sono parte dell'ingegneria fondamentale che alimenta lo spirito pionieristico dei luogo, il sogno californiano, nel futuro".

Un anno di celebrazioni
Promossa dal Consolato Generale e dall'Istituto di Cultura, l'Italy Tech week ha come interlocutori principali la fondazione Mind the Bridge, il Silicon Valley Italian Executive Council, la Business Association Italy America e il magazine Why Italy Matters to the World, con il sostegno di Tiscali. L'Anno della Cultura si è aperto lo scorso 12 dicembre 2012 con l'esposizione del David-Apollo di Michelangelo alla National Gallery of Art di Washington. "Gli eventi collegati all'Anno della Cultura potranno imprimere un nuovo dinamismo alle relazioni tra i nostri due Paesi", sottolinea il ministro degli Esteri Giulio Terzi, "in un modello di collaborazione pubblico-privato di un'Italia cosciente delle sue modernità globali, capace di trarre il meglio da radici profonde di una cultura millenaria e allo stesso tempo di cogliere le sfide del presente e del futuro".

di Pierpaolo Basso / Il Denaro

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