"Siamo ben lungi dallo sconfiggere la contraffazione del nostro made in Italy o, peggio, il fenomeno dell'Italian sounding. Infatti, mentre cerchiamo di affermare le nostre denominazioni in tutto il mondo, c'è chi svolge un'attività di tutela al contrario, a tutto vantaggio delle imitazioni: è il caso della potentissima lobby del latte statunitense, che si è addirittura consorziata in nome della 'tutela dei nomi comuni'. Lo ha detto oggi al Tuttofood di Milano, il presidente del Consorzio del Pecorino Romano, Gianni Maoddi.
"Il consorzio - ha denunciato Maoddi - è il CCFN, il Consortium for Common Food Names (Consorzio per i Nomi Alimentari Generici), presieduto dal presidente della BelGioioso Errico Auricchio, e sostiene la legittimità di produzioni estere come il Romano o Parmesan, a parer loro denominazioni alimentari generiche".
Fonte: http://www.viniesapori.net/
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