"La patria non è tutta dentro i confini materiali dello Stato". Ricordando lo storico appello del 1889, su cui la Dante fonda fin da allora la propria missione, il neo Presidente Andrea Riccardi ha presieduto il suo primo Consiglio Centrale della Società Dante Alighieri. Nel suo intervento egli ha delineato gli obiettivi per una politica di rilancio della lingua italiana nel mondo.
"La Dante - come tutte le istituzioni culturali del nostro Paese - ha conosciuto nei due decenni trascorsi una stagione non facile, proprio per la costante riduzione dell'appoggio e del finanziamento dello Stato " - ha dichiarato il Presidente nel suo discorso - aggiungendo che " c'è stato uno spaesamento e un indebolimento di istituzioni come la nostra che operavano su campi internazionali e nazionali consolidati."
"È lo spaesamento più generale indotto nella politica e nella vita quotidiana dai mutamenti radicali degli ultimi due decenni. Il processo di globalizzazione ha gettato la società italiana in un orizzonte senza frontiere, con nuove competizioni e sfide...Tuttavia, proprio negli anni 90, la politica italiana ha attraversato una lunga e complessa transizione, con fenomeni di ripiegamento, che non hanno certo favorito l'ambientazione del nostro Paese sugli scenari del mondo, anzi hanno favorito l'introversione."
"La frontiera della lingua, del suo insegnamento, della simpatia per l'Italia e l'italianità - ha proseguito il Presidente - hanno registrato subito questo delicato fenomeno. Hanno sofferto e soffrono di questa introversione. La nostra attività si colloca proprio nella prospettiva dell'estroversione italiana". Il Presidente Riccardi non ha dubbi: sono l'italofonia e l'italsimpatia gli obiettivi su cui puntare per stimolare meglio l'estroversione italiana nel mondo globale.
La discussione ha visto, tra gli altri, gli interventi del Sottosegretario agli Esteri, on. Mario Giro, del Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese del MAE, l'Amb. Andrea Meloni, del Vicepresidente Paolo Peluffo, di Francesco Sisinni e di Lucio Caracciolo. In sintonia con il pensiero del Presidente, Paolo Peluffo e Lucio Caracciolo hanno proposto i "moltiplicatori" di uno sviluppo della italofonia e italofilia. La Dante, come ha affermato il Direttore di Limes, potrebbe puntare sui nuovi giovani per promuovere un progetto che vedrebbe gli studenti italiani residenti all'estero precettati perché diventino delle "antenne" in loco e con loro creare dei club.
Source: Società Dante Alighieri
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