Vino: Coldiretti "Marsala Usa e Barbera romeno, danni da 200 mln"

Apr 11, 2013 824

Dalle scatole 'magiche' per produrre in pochi giorni imitazioni del Chianti al Kressecco tedesco, al Barbera romeno, ai concentrati di Sambuca, Amaretto e Anisetta: il settore dei vini e dei liquori italiani taroccati sottrae almeno 200 milioni di euro all'anno alla produzione nazionale.
E' quanto stima la Coldiretti che ha allestito al Vinitaly "L'angolo della vergogna". Esempi di vino "tarocco" esposto da Coldiretti e' il Chianti californiano al Tuscan Moon, con la scritta Sangiovese, il Marsala wine prodotto negli Usa, il Barbera bianco fatto in Romania, il Kressecco, il Meer-Secco e l'Amaretto Beneventi realizzati in Germania.
Il fenomeno del falso vino "Made in Italy" - informa Coldiretti - trova un forte impulso anche dalle opportunita' di vendita attraverso la rete. "Ad esempio, puo' essere facilmente acquistato su internet dalla Scatter Creek Winery un falso Chianti che si chiama Key Auntie, prodotto negli Stati Uniti, che fa leva sulla pronuncia inglese del nome per ingannare i consumatori". "Non solo - aggiunge Coldiretti - nell'Unione europea del rigore nei conti si permette che pseudo vino sia ottenuto da polveri miracolose contenute in wine-kit che promettono in pochi giorni di ottenere le etichette piu' prestigiose come Chianti, Valpolicella, Frascati, Primitivo, Gewurztraminer, Barolo, Verdicchio, Lambrusco o Montepulciano". In Europa - riferisce ancora Coldiretti - sono stati aperti stabilimenti di lavorazione, come la fabbrica svedese di Lindome vicino Goteborg, che "produce e distribuisce in tutto il continente oltre 140mila wine kit all'anno dai quali si ottengono circa 4,2 milioni di bottiglie. I wine kit della societa' Vinland vengono venduti con i marchi Cantina e Doc's che fanno esplicito riferimento alla produzione italiana, ma anche a un marchio di qualita' tutelato dall'Unione europea, e promettono in soli 5 giorni di ottenere in casa imitazioni dei vini italiani piu' noti per i quali vengono addirittura fornite le etichette da apporre sulle bottiglie".

AGI

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