Il primo anno del console Genuardi: la sfida di New York è sempre più alta

May 05, 2017 806

BY: Stefano Vaccara

Quando Francesco Genuardi arrivò a New York nel marzo del 2016 per ricoprire la carica di Console Generale d’Italia, sospettavamo che sarebbe stato un diplomatico all’altezza del compito. Nell’osservarne le prime uscite, infatti, oltre alla sua imponente figura fisica, aveva mostrato di aver capito e accettato l’andazzo senza fiatare: la sede diplomatica di Park Avenue non sarebbe stato quel posto dove poter godere comodamente degli onori della prestigiosa carica, ma quel luogo dove si ha la pesante responsabilità di dover ogni giorno, nonostante si indossi il doppiopetto, rimboccarsi le maniche e lavorare, correre, lavorare e correre!

Il Console Generale a New York deve innanzi tutto poter compiere un miracolo: essere anche in cinque eventi diversi in cui lui non può mancare ma che avvengono allo stesso momento in NYC e dintorni. Come fa? Appunto correndo! E siccome il Console Generale d’Italia non ha in dotazione l’elicottero, deve saper “calcolare” il momento di entrata e uscita, rientrata e riuscita, e così via senza fermarsi per cinque e sei sere di seguito a settimana. E ovviamente apparire, ad ogni evento in cui è atteso, sharp and cool (concentrato e calmo) battendo il traffico di Manhattan e ripetendo il miracolo dell’ubiquità per l’ennesima sera.

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SOURCE: http://www.lavocedinewyork.com/

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