Tra le miniere del West Virginia dove gli immigrati italiani lavoravano (e a volte morivano) per ripagare i padroni

Nov 25, 2014 1259

"I owe my soul to the company store", recita una vecchia canzone popolare americana. Gli italiani che vivevano nella zona di Fairmont e Monongah, West Virginia – oggi il 60% della popolazione locale ha origini italiane – conoscevano bene questa verità.

Arrivati a fine Ottocento da tutto il Sud e in particolare dalla Calabria – tantissimi dal comune di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza – venivano reclutati dai proprietari delle miniere di carbone e alloggiati in case di loro proprietà, le company homes.

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Fonte: La Voce di New York

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